lunedì 6 gennaio 2020

La  strana vita della Cathédrale Saint-Pierre a Beauvais (France)


La cattedrale gotica più tormentata di Francia è quella costruita a Beauvais a partire dal 1225, in sostituzione di una precedente chiesa carolingia distrutta da un incendio: essa venne intitolata a San Pietro. 
L’intento iniziale fu la realizzazione della chiesa cristiana più alta del mondo, esasperando il virtuosismo costruttivo delle note strutture gotiche con slanciati archi acuti, esili elementi portanti e grandi finestre. I costruttori pertanto realizzarono un audace coro alto più di 48 metri che ben presto crollò. 
La sua ricostruzione avvenne cercando una maggiore stabilità strutturale con l’aumento del numero dei pilastri e diminuendo la luce delle aperture. I lavori del coro si conclusero nel 1347 ma il resto della cattedrale non potè essere attuata a causa della guerra dei cent’anni. Nel 1500 si iniziò a realizzare il transetto con le due facciate, ormai in stile gotico flamboyant, terminato nel 1548.
Le sue facciate, particolarmente quella sud, mostrano tutta la ricchezza della scultura gotica e rinascimentale, con trafori, rosoni, ecc. Quella meridionale è dedicata a San Pietro, quella nord a San Paolo, con l'Albero di Jesse nel timpano del portale. I meravigliosi battenti delle porte sono opere dell'artista locale Jean Le Pot.
Subito dopo la costruzione del transetto, si realizzò un'enorme torre lanterna proprio sulla delicatissima crociera compiuta nel 1569. Si trattava di una slanciatissima torre campanaria a tre piani coronata da un’enorme guglia che raggiungeva la quota di 153 metri. Non mancarono tuttavia  problemi di staticità, e così anni dopo, il 30 aprile 1573, all'uscita dei fedeli dalle celebrazioni, la torre finiva per crollare.
La ricostruzione delle volte del transetto e la riparazione dei danni al coro, privarono la cattedrale dei fondi necessari per l'edificazione delle navate, ferme alla prima campata. Nel 1605 si decise di interrompere i lavori, e la cattedrale rimase incompiuta. Ancora oggi le condizioni statiche dell'edificio sono precarie, e sono continui i lavori di manutenzione e stabilità dell’edificio con la sua vertiginosa altezza. Nel 2006 una caduta di frammenti di pietra dall'edificio ha imposto lavori urgenti. Nel 2010 ha avuto inizio il restauro delle 120 tonnellate di placche di piombo del tetto, per una durata prevista di circa nove anni, operato tramite l'installazione di impalcature autoportanti, per non gravare ulteriormente sul fragile edificio...

Planimetria

Il coro

il coro

il coro
interno
L'Albero di Jesse

Esterno
la guglia crollata
Coro esterno





Statua di San pietro
le porte

foto mia 4.1.2020

foto mia 4.1.2020

foto mia 4.1.2020

foto mia 4.1.2020



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