venerdì 4 febbraio 2022

Quando si può apprezzare il servizio pubblico della RAI

Ieri in televisione

Il 3 febbraio 2022 è stata una giornata particolare. sono rimasta inchiodata davanti al televisore per la diretta da Roma sul giuramento del Presidente seguito dal suo ineccepibile Discorso. Gli applausi che hanno interrotto decine e decine di volte Mattarella risuonavano nella grande sala di Montecitorio progettata da un altro grande palermitano, Ernesto Basile.
Dopo, la diretta su Rai1 ci ha condotti insieme a Sergio Mattarella e il corteo all'Altare della Patria, dove è stata deposta la corona d'alloro al Milite Ignoto. Le frecce tricolore hanno completato il perfetto rituale scenografico. Il nostro appariva come un Grande Paese. Tutto dalle parole di Mattarella alla regia dell'intero pomeriggio sembrava darci questa illusione. Chissà.


Roma Altare della Patria

Il Presidente Mattarella










Montecitorio 



Durante la terza serata del Festival di Sanremo 72, Drusilla Foer in questa gionata del 3 febbraio 2022, ha offerto al pubblico un monologo di straordinario interesse, eccone un brano:
“Forse dovrei parlare di integrazione o diversità ma è una parola che non mi piace, è qualcosa di comparativo, esprime una distanza che non mi convince. Quando la verbalizzo sento sempre che tradisco qualcosa che sento, che penso. Trovo che le parole siano come gli amanti, quando non funzionano più sono da sostituire. Ho trovato un termine per sostituirlo, molto convincente. Unicità. Mi piace, piace a tutti. Tutti noi siamo capaci di trovare l’unicità dell’altro e tutti pensiamo di essere unici. Per niente. Per comprendere la propria unicità è necessario capire di che cosa è fatta. Capire di che cosa siamo fatti noi. Certamente cose belle: valori, convinzioni, amori, i talenti. Ma i talenti vanno allenati, seguiti. Delle proprie convinzioni bisogna avere la responsabilità. Delle proprie forze, bisogna avere cura. Immaginatevi quando si comincia con i dolori che vanno affrontati, le fragilità che vanno accudite. Non è facile entrare in contatto con la propria unicità. Come si fa a tenere insieme tutte queste cose? Io un modo ce lo avrei: si prendono per mano tutte le cose che ci abitano, quelle belle e quelle che pensiamo siano brutte e si portano in alto. Si sollevano insieme a noi, alla luce del sole, in un grande abbraccio innamorato. E gridiamo: che bellezza! Tutte queste cose sono io. Sarà una figata pazzesca. Sarà bellissimo, abbracciare la nostra unicità. E a quel punto io credo che sarà anche più probabile aprirsi all’unicità dell’altro e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana. Io sono già una persona molto fortunata a essere qui, ma vi chiederei un altro regalo: date un senso alla mia presenza su questo palco: l’ascolto degli altri, delle loro unicità.
Promettetemi che ci doneremo agli altri, che accogliamo il dubbio anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni. Facciamo scorrere i pensieri in libertà e senza pregiudizio e senza vergogna. Facciamo scorrere i sentimenti con libertà e liberiamoci dalla prigionia dell'immobilità. Immaginate se il mondo non ruotasse e fisso stesse, se tutto il buio fosse nero pesto”.

Drusilla Foer e Amadeus
  






Il monologo di Drusilla Foer


Drusilla Foer