venerdì 10 aprile 2020

Mai Settimana Santa di Passione fu più realistica nel mondo intero

Deposizione 2020

giovedì 9 aprile 2020

“Lezioni scolastiche on-line a Milano, aprile 2020, al tempo del coronavirus"

Una diligente prof. di Arte e immagine di una scuola media di primo grado a Milano affida agli allievi un compito relativo alla tecnica artistica del mosaico. Fin qui niente di strano.
Uno degli alunni, figlio di genitori siciliani (padre ingegnere) invia il proprio compito illustrando i mosaici romani della Villa del Casale di Piazza Armerina (EN).
L’insegnante chiede all’alunno: Ma dove si trovano questi stupendi mosaici? 
Alunno: a Piazza Armerina 
L’insegnante: in Toscana?
Alunno: No, in Sicilia!
L’insegnante: per caso vicino Monreale?
… … …

Uno dei mosaici della Villa romana del Casale a Piazza Armerina

  Quando mi è stata raccontata dalla famiglia questa incredibile vicenda, ho avuto la conferma di quello che penso e scrivo da decenni. La colpa non è della povera insegnante, ma della Scuola! Una scuola, quella italiana (di ogni ordine e grado) che inculca nei giovani, in modo parziale (razzista?), l’idea che l’arte italiana riguardi in massima parte le regioni del centro-nord (in particolare Lazio, Toscana e Veneto), mentre il resto della penisola sia una terra priva di testimonianze storico-artistiche. 
Come avrebbe potuto conoscere la nordica prof. i celeberrimi mosaici di Piazza Armerina, essendo ignorati nei manuali scolastici? Si tratta di un crimine pedagogico perpetrato da generazioni con due tragici effetti:
1.  i giovani del centro-nord della penisola studiano l’arte dei loro territori e, non vedendo citato altro, sono autorizzati a ritenere che altrove nella penisola non sia successo nei secoli nulla di rilevante, pertanto si ritengono privilegiati;
2.  i giovani delle regioni del sud e isole studiano l’arte del centro-nord e ciò veicola l’idea che nei loro territori non ci sia mai stata alcuna manifestazione artistica degna di nota; pertanto sono autorizzati a ritenere di vivere in città e paesi da disprezzare. Si genera in loro un complesso d’inferiorità pericolosissimo e ingiustificato nei fatti! La Sicilia, tanto per fare un esempio, ha un gran numero di siti Unesco (tra cui proprio la Villa romana di Piazza Armerina!). 

Ecco perché la nostra istituzione scolastica compie di anno in anno un gravissimo "crimine pedagogico"! Occorre assolutamente intervenire perché ciò non accada più, facendo studiare a tutti in Italia i capolavori di ogni regione: non basta dire al vento che tutta l’Italia è un museo all’aperto! Cominciamo col modificare i manuali di Storia dell’Arte …