venerdì 30 novembre 2018


L'Amica geniale


Pensieri sotto la doccia sull’ “Amica geniale”

Nutrendosi del miglior cinema del neorealismo italiano, Saverio Costanzo ha elaborato una trasposizione cinematografica del bestseller di Elena Ferrante, assolutamente fedele al prodotto letterario arricchito dalle caratteristiche del linguaggio filmico asciutto e possente del regista, come lo abbiamo conosciuto già nel suo ottimo pluripremiato Private del 2004. 
Siamo nella Napoli del dopoguerra, i caseggiati popolari del quartiere Luzzatti sono stati ricostruiti nell’ex fabbrica Saint-Gobain di Caserta: 60mila metri quadrati nei quali lo scenografo Giancarlo Basili ha ricreato l’ambientazione della prima parte della storia.
Il legame di sincera autentica reciproca ammirazione e amicizia che nasce tra le compagne di scuola elementare, Elena “Lenù” Greco e Raffaella “Lila” Cerullo, e che durerà, con alti e bassi, per tutta la vita, costituisce il filo conduttore di una narrazione che traccia in modo coinvolgente e originale l’evoluzione sociale italiana di una classe popolare media nell’arco del cinquantennio postbellico.
Insomma un lavoro proprio “geniale” con cui il cinema italiano - ricordiamo la meravigliosa accoglienza del film al Festival di Venezia - dimostra una sorprendente vitalità! [m.a.s.]

Nota

L’amica geniale è una serie originale prodotta dalla statunitense HBO in collaborazione con RAI; prodotta inoltre da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango. Tutti gli episodi saranno diretti da Saverio Costanzo. Soggetto di Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci. Sceneggiature di Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Jennifer Schuur è produttore esecutivo per Wildside e Fandango. Il distributore internazionale è FremantleMedia International.

sabato 24 novembre 2018

2

STORIA MONDIALE DELLA SICILIA

E' in libreria "Storia mondiale della Sicilia" dopo un anno dalla "Storia mondiale d'Italia", sempre Editori Laterza. Vedrete che la nostra Sicilia, vista nei suoi rapporti con il resto del mondo, non finisce di sorprendere!!!
Un ambizioso progetto editoriale, un rinnovamento storiografico che coniuga l'esigenza scientifica con un approccio attraente per il vasto pubblico. Le polifoniche narrazioni in 114 tappe partono dalla preistoria per giungere ai nostri giorni.


1

3

















Nel volume tra gli altri il mio pezzo: 1876 - Un Samurai siciliano
Vincenzo Ragusa fu il primo scultore a introdurre in Giappone modi artistici occidentali, mentre a Palermo fondò la Scuola-Museo d’Arte orientale. Insieme alla moglie, la pittrice O’Tama Kiyohara, importò sull'isola il giapponismo e fu promotore di un virtuoso scambio culturale tra Italia e Oriente.



venerdì 16 novembre 2018

"Celebrazioni Ernesto Basile Roma/Palermo 1918-2018"
In occasione della ricorrenza dei cento anni dalla prima seduta nel nuovo Parlamento a Palazzo Montecitorio in Roma, progettato dall’architetto palermitano Ernesto Basile, avvenuta il 20 novembre 1918, si è tenuta l'adunanza del Consiglio Comunale, in contemporanea con le celebrazioni a Montecitorio, martedì 20 novembre alle ore 18.00 presso la Sala Ducrot del Grand Hotel Piazza Borsa a Palermo, via Cartari, 18 (con ingresso da Piazza Borsa n.1). Oltre al Sindaco, Leoluca Orlando, all'Assessore Regionale BB.CC. Sebastiano Tusa e alcuni consiglieri, tra cui Giulia Argiroffi, sono intervenuti:
Danilo Maniscalco, Maria Antonietta Spadaro e Anita Titi Basile
invito

1

2

3
4

5

mercoledì 14 novembre 2018

PANORMUS. La Scuola Adotta la Città per i diritti delle generazioni future
Maria Antonietta Spadaro

L’idea vincente del progetto educativo nato a Palermo 25 anni fa, sulla scia dell’omologo napoletano,  come reazione dell'amministrazione cittadina e della società civile alle stragi mafiose, era basata su due punti:
  • il recupero di una cittadinanza consapevole
  • la riscoperta della città sconosciuta
2000
Due aspetti in realtà strettamente connessi in quanto, se da un lato i cittadini erano stati espropriati da ogni qualsiasi partecipazione alla gestione, in senso lato, della città, governata da decenni solo dalla mafia, attraverso politici collusi, dall’altro il degrado progressivo del patrimonio della città stessa, sia del suo centro storico che delle sue periferie vecchie e nuove, avveniva davanti a cittadini che ignoravano la storia di Palermo e la consistenza del suo patrimonio artistico - solo con la giunta Orlando (1990), il Comune di Palermo decise di scoprire quale fosse il patrimonio edilizio di sua proprietà! - quindi autorizzati a deturparlo perché del tutto privo di valore. Questa era la situazione.

L’operazione che oggi si porta avanti a livello nazionale è quella di sminuire, emarginare, l’importanza del passato, della memoria. Ciò - come scrive Salvatore Settis - si fonda sul pregiudizio che il passato sia un deposito passivo di oggetti e fatti privi di attualità e pertanto inutili alla costruzione del futuro. A tutto ciò si contrappone il presente tecnologico ed economico, svuotato di ogni memoria. Occuparsi di storia, di memorie culturali è considerato un lusso rispetto ad altre priorità, basate su una continua corsa in avanti. Siamo nell’epoca del “presentismo” e la lotta per riconquistare visioni storiche è disperata.  Ma ricordiamoci dei diritti delle generazioni future!
Così come continuiamo a ignorare i rischi tremendi dei cambiamenti climatici, agendo con inefficaci politiche ambientali, allo stesso modo i concetti di Bene comune e Pubblico interesse sembrano sfumare nel limbo, mentre ciò che importa è il presente. 

Tutto questo è detto per evidenziare nel nostro progetto il valore della conoscenza storica della città, attraverso monumenti, luoghi, particolari situazioni ambientali, musei, ecc. Poiché il loro portato di valori, errori, bellezza, brutture sia da monito e dia indicazioni serie per costruire un futuro accettabile.
Non diamo per scontato che i giovani conoscano i QuattroCanti, il loro significato storico-artistico, urbanistico, sociale, religioso, ecc. Solo riappropriandosi dei capolavori cittadini, solo allora essi potranno guardare gli spazi del loro quartiere e comprenderne il valore, la qualità, il degrado, ecc.
Noi non ci occupiamo di far passare il tempo a cittadini distratti o a turisti, anche, ma il nostro obiettivo è pedagogico (pedagogia del patrimonio), è quello si rendere i futuri cittadini consapevoli della realtà urbana in cui vivono: niente è più educativo e formativo di conoscere e capire la propria città, i processi storici che ne hanno prodotto la morfologia, nel bene e nel male. La storia, la cultura di un popolo si è cristallizzata fisicamente nelle pietre e nelle opere d’arte. Si potrà obiettare che esiste la lingua, la scienza, la letteratura e quant’altro, certo ma qual’è l’aspetto più visibile concreto tangibile dell’essenza di una cultura? Quando visitiamo un paese sconosciuto cos’è che subito ci affascina o respinge? Certo il suo aspetto fisico, l’architettura, il paesaggio, l’arte, non certo la letteratura.

Ecco perché didatticamente si dovrebbe considerare lo studio dei Beni culturali come cardine per comprendere non solo la storia ma anche il pensiero, la scienza, la tecnologia di ogni periodo. La nostra città in particolare, deve rivalersi, annullare gli effetti di decenni e decenni di degrado culturale di una classe dirigente, che puntava sull’ignoranza dei cittadini.




lunedì 12 novembre 2018

ALESSANDRO MANZO. Un artista da scoprire
di Maria Antonietta Spadaro

A 105 anni dalla nascita del Maestro Alessandro Manzo (Termini Imerese-PA, 24 ottobre 1913 - Palermo, 29 luglio 1994) viene pubblicato il volume che esplora per la prima volta, dettagliatamente e con un ricco apparato iconografico, l’opera di questo interessante e sensibile artista, ancora poco conosciuto. Uno scultore che dagli anni 30 ha operato a Palermo, esponendo comunque con successo anche fuori dall’isola, alla ricerca di linguaggi espressivi aggiornati ma sempre connotati dalla sua personalità di uomo discreto e raffinato. Padrone di tecniche scultoree diverse, dal legno alla cera, al bronzo, alla pietra, al marmo, ha percorso gran parte del ‘900 lasciando un segno anche attraverso opere grafiche e pittoriche di grande interesse. 


24 ottobre 2018
Le 7 presentazioni del volume
14 novembre 2018
1 dicembre 2018

24 novembre 2018

6 dicembre 2018



25 gennaio 2019

27 marzo 2019

24 ottobre

24 ottobre

24 ottobre

14 novembre
14 novembre


24 novembre Termini Imerese, la sede del
Circolo Margherita
24 novembre Termini con le Sigg. Manzo
24 nov.
24 nov.
24 nov.


24 nov.

1 dicembre 2018